Oggetto di studio di questo lavoro, edito per la casa editrice Königshausen & Neumann, è l’interesse dell’autore tedesco E.T.A. Hoffmann (1776-1822) per la Commedia dell’Arte ed in particolare per le „Fiabe Teatrali“ del drammaturgo veneziano Carlo Gozzi (1720– 1806). Il teatro di Carlo Gozzi, ‚storico rivale‘ di Carlo Goldoni, ispirò con i sui pezzi teatrali – tra gli altri L’ amore delle tre Melarance e Turandot –, registi come Giorgio Strehler e Max Reinhardt e compositori come Giacomo Puccini e Sergej Prokofjew.
A Carlo Gozzi e al suo teatro è dedicato un intero capitolo in cui vengono illustrati i temi specifici e la struttura composita delle Fiabe Teatrali. Esse furono rappresentate a Venezia tra il 1761 ed il 1765 con grande successo di pubblico. Tradotte in tedesco da Friedrich A.C. Werthes tra il 1777 ed il 1779, scatenarono una vera e propria ‚Gozzi-mania“ tra i letterati contemporanei di lingua tedesca. In queste „fiabe per il palcoscenico“ la presenza delle maschere della Commedia dell’Arte – Truffaldino, Pantalone, Brighella – si armonizza perfettamente con i ruoli ‚seri‘ degli altri personaggi, e per tale ragione accolte dai Romantici tedeschi come realizzazione dell’ideale di una contaminatio dei generi. In particolar modo sono i testi Prinzessin Blandina (1815) e Prinzessin Brambilla (1822) ad evidenziare la presenza di forti suggestioni delle Fiabe Teatrali di Gozzi sull’opera dell’ autore E.T.A. Hoffmann.